giovedì 9 giugno 2022

La storia di come Tony Stark divenne uno dei personaggi più odiati della Marvel




Il Tony Stark interpretato da Robert Downey Jr
non è solo il personaggio con cui è iniziato il Marvel Cinematic Universe, non è stato solo il protagonista delle prime tre fasi, ma si potrebbe addirittura considerare la ragione del suo successo.
Quando nel 2008 questo buon attore dal passato travagliato mise in risalto quello che non era mai stato uno dei più amati eroi Marvel nessuno si aspettava che il suo carisma e la connessione con il pubblico potesse portare a una popolarità così travolgente.
Fu l'inizio di un'Era e il Mondo ancora non lo sapeva.

Ma allo stesso tempo, in un periodo che si può collocare tra il 2005 e il 2009, le azioni di Iron Man portarono la maggior parte dei lettori di fumetti Marvel a vedere il personaggio sotto una luce diversa.
Nulla di strano, considerando la grande particolarità delle storie Marvel: nessun buono è completamente buono e spesso gli eroi possono risultare ambigui, egoisti e addirittura infami, mentre i cattivi riescono con le loro motivazioni umane e comprensibili a ottenere il sostegno dei fan.
Iron Man in quel periodo si poté facilmente collocare a metà di queste due categorie.

Versatevi una coca cola, fatevi un panino, preparatevi una tisana, e mettetevi comodi a leggere: questa è la storia di come Tony Stark diventò uno dei personaggi più odiati dai lettori di fumetti Marvel.


Civil War e il conflitto con Capitan America


In quello che è probabilmente il Crossover più famoso dell'Era Moderna della Marvel Comics, Iron Man e Capitan America si imposero come leader di due fazioni in discordia sull'Atto di Registrazione dei Superumani, gli Avengers governativi capitanati da Tony Stark, Mister Fantastic e Hank Pym favorevoli allo smascheramento e impiego obbligatorio nelle forze dell'ordine contro i Vendicatori Segreti di Cap, Luke Cage e Devil, i ribelli che volevano che gli eroi continuassero a essere liberi e non dipendenti dello Shield e del governo degli Stati Uniti.
Civil War non partì assolutamente come una guerra tra buoni e cattivi, ma tra due fazioni che avevano entrambe motivazioni sia giuste che sbagliate, cosa che portò gli stessi lettori Marvel a dividersi.

Questo equilibrio iniziò a vacillare al termine di una cruenta battaglia iniziata nel terzo atto di Civil War in cui Iron Man, dopo aver attirato in trappola i ribelli di Cap, ridusse in fin di vita l'ex-amico grazie alla superiorità della sua armatura, fino all'apparizione di un aspettato alleato di Stark: il redivivo Thor.
Il Dio del Tuono, creduto morto durante il Ragnarok, si scagliò con una violenza innaturale contro i Vendicatori Segreti, tra i quali erano presenti molti suoi vecchi compagni, arrivando a uccidere Golia Nero nello stupore generale.
Ciò avvenne perché quello non era Thor, bensì un clone creato da Iron Man e Mr. Fantastic grazie a un capello ricavato dal copricapo che il Dio del Tuono aveva donato a Stark dopo la primissima riunione degli Avengers, un clone privato però della sua naturale umanità.
L'indignazione nei confronti di Stark e Mister Fantastic spinse vari eroi ad abbandonare la fazione di Iron Man per unirsi a quella di Capitan America: i Fantastici 4 abbandonarono il loro leader e Spider-Man, che nel frattempo si era addirittura tolto la maschera davanti alle telecamere per favorire l'allora mentore e figura paterna Tony, decise di entrare in clandestinità.



In un'escalation di eventi che portò sempre di più gli eroi guidati dal Governo e da Iron Man come i malvagi del conflitto e i ribelli di Cap come i buoni uniti contro il sistema, Civil War si concluse nell'unico modo in cui poteva finire: con Capitan America che vinse lo scontro finale ma decise di perdere la guerra.
Durante l'ultima battaglia grazie all'aiuto di Visione il Capitano riuscì a restituire a Stark il pestaggio subito nel loro scontro precedente, ma al momento di sferrargli il colpo finale Rogers si rese conto, guardandosi intorno, che le sue azioni non avevano fatto altro che portare la guerra nel suo amato paese e decise quindi di arrendersi.
Rogers poi "morì" poco prima del processo che l'avrebbe visto protagonista a causa di un attentato ordito dal Teschio Rosso, con Tony Stark che non trovò il coraggio per parlare al funerale del suo vecchio compagno. Wolverine, dopo aver scoperto l'autenticità del cadavere di Cap, promise a Stark che se avesse scoperto un suo legame con l'assassinio dell'amico sarebbe tornato a ucciderlo.

Nel nuovo status quo dei fumetti Marvel Tony Stark divenne capo dello S.H.I.E.L.D. e leader della nuova squadra di Avengers governativi, con obbiettivo primario la cattura degli ultimi ribelli rimasti fedeli a Cap, tra cui l'Uomo Ragno, Luke Cage, Wolverine, Iron Fist e Jessica Jones.
Iron Man non era mai stato così tanto odiato in tutta la sua storia editoriale. Ed era solo l'inizio.

Lo smascheramento di Spider-Man

Per rafforzare la posizione della fazione pro-registrazione, Peter Parker venne convinto dal suo mentore Tony Stark a togliersi la maschera davanti alle telecamere. Erano tempi diversi, in cui Peter viveva con la sua famiglia alla Stark Tower e indossava il costume di Iron Spider progettato dallo stesso Tony, diventato ormai per l'Uomo Ragno quasi una figura paterna.
A detta di Cap e molti altri, Tony aveva ricalcato alla perfezione quella figura per spingere Peter nella direzione a lui più congeniale.

Ma dopo aver assistito al morte di Golia Nero e ai metodi disumani usati contro gli eroi prigionieri, Peter decise di abbandonare la stessa causa che l'aveva spinto a sconvolgere la propria vita svelando la sua identità segreta ribaltando a sorpresa il piano che Iron Man aveva imbastito per evitare che gli sfuggisse.


Stark, infatti, aveva ideato il costume di Iron Spider facendo in modo che Peter non potesse mai

ribellarsi, ma quest'ultimo intuendo la cosa riuscì a modificarlo, cogliendo di sorpresa l'Uomo di Ferro e lasciandolo sconfitto a terra.
Dopo che Zia May finì in ospedale a causa di uno sparo subito da un killer di Kingpin, a guerra conclusa Peter ebbe un altro scontro con Iron Man in cui riuscì ad avere la meglio grazie alle sue ragnatele organiche, e dopo aver sfogato la sua frustrazione su di lui, Stark decise di pagare in segreto le cure.

Sempre durante Civil War, uno dei fattori che spinse Peter Parker a rivoltarsi contro Tony fu la scarcerazione del suo nemico storico Norman Osborn alias Goblin, impiegato come direttore dei Thunderbolts, il gruppo di criminali governativi impiegato per dare la caccia ai Vendicatori Segreti di Capitan America.
Ah, tenete bene a mente questo piccolo particolare su Norman Osborn: tra qualche riga tornerà in scena per un risvolto narrativo che non potete neanche lontanamente immaginare.

World War Hulk



Poco prima dell'inizio di Civil War, gli Illuminati capitanati da Stark e Mister Fantatic decisero di spedire Bruce Banner nello spazio profondo, consci che molto probabilmente Hulk non avrebbe mai sposato la loro causa durante la Guerra.
Namor, membro del gruppo, votò contro tale decisione, avvertendoli che Banner sarebbe tornato e li avrebbe uccisi tutti.

Un sogno del Gigante Verde durante Planet Hulk
Al termine degli eventi di Planet Hulk, dopo che un tragico avvenimento portò alla morte gran parte degli abitanti del mondo che il Gigante Verde aveva liberato - inclusa sua moglie incinta - Hulk tornò sulla Terra più rabbioso che mai, con una forza tale in grado da sconfiggere moltissimi eroi con facilità irrisoria, inclusi gli Avengers capitanati da Iron Man, che fu la prima vittima della sua furia venendo schiacciato come una lattina nonostante il supporto dell'armatura Hulkbuster più potente mai costruita.

Il Gigante Verde decise di umiliare ulteriormente gli Illuminati costringendoli a combattere come gladiatori dopo averli sottomessi con i Dischi d'Obbedienza, e nel momento in cui Stark si ritrovò sul punto di soccombere sotto i colpi di Mister Fantastic, Hulk decise di risparmiarlo, dimostrandogli che a differenza loro la "sua" guerra non aveva portato alcuna vittima.
Dopo aver sconfitto anche Sentry, Hulk decise di arrendersi decretando la liberazione degli Illuminati.

L'ira del Dio del Tuono 

"Dai i tuoi ordini e i tuoi ultimatum a coloro che scelgono di obbedirti o a coloro che sono troppo codardi per combatterti, non a me. O imparerai ancora cosa distingue un Dio del Tuono da un uomo con un costume di metallo"

Redivivo e intenzionato a ricostruire Asgard, Thor venne avvicinato con innaturale confidenza da IronMan, che lo invitò a tornare subito al lavoro con i Vendicatori e il governo americano. Il Dio del Tuono, dopo aver esternato tutta la sua rabbia per il comportamento dell'ex-amico durante Civil War, lo attaccò con furia mettendo rapidamente fuori uso la sua armatura in uno scontro impari che vide Stark distrutto su ogni fronte, venendo però risparmiato e condannato solamente a tornare alla sua base a piedi. 
Il tutto in quella che è probabilmente una delle scene più soddisfacenti della storia dei fumetti Marvel.

Ci trovavamo nel 2007, e Tony Stark nel giro di pochi mesi era stato malmenato da Spider-Man, da Hulk e da Thor tra le esultanze dei lettori. La notorietà del personaggio non era mai stata così grande, eppure la cosa andava di pari passo con il risentimento dei fan nei suoi confronti.


Secret Invasion, Dark Reign e lo scontro con Iron Patriot

La cosiddetta fine del "Trienno dell'odio verso Iron Man" si consumò al termine dell'ennesimo maxi crossover, Secret Invasion, in cui gli Skrull - gli alieni mutaforma nemici di Capitan Marvel e dei Fantastici 4 - si infiltrarono in molteplici organizzazioni governative, tra le quali lo Shield, i Potenti Vendicatori guidati da Iron Man, i ribelli Nuovi Vendicatori di Luke Cage e Spider-Man e persino fra gli Illuminati.
Al termine della battaglia finale contro gli Skrull, Tony Stark venne destituito dal suo ruolo di capo dello Shield in quanto colpevole di non essersi reso conto della minaccia rappresentata dagli Skrull, che avevano agito sotto il suo naso per anni, e sostituito da colui che era riuscito a sferrare il colpo di grazia alla loro regina durante lo scontro a New York: Norman Osborn.

Colui che per anni era stato conosciuto come Goblin era diventato il leader dello Shield - ribattezzato da lui H.A.M.M.E.R. -, capo di una squadra di Avengers formata da supercriminali con costumi da eroi - come Venom che divenne il nuovo Uomo Ragno, il killer Bullseye con la tuta di Occhio di Falco e il figlio di Wolverine affetto da turbe psichiche, Daken, diventò lo stesso Wolverine - e in possesso di un'armatura di Iron Man dipinta con colori di Capitan America, ribattezzandosi Iron Patriot.
Fu l'inizio del Dark Reign, un evento che colpì tutte le testate Marvel, con Osborn e gli Oscuri Vendicatori, tra cui presenziava il potentissimo Sentry, che apparvero in un po' tutte le testate (prendendole di santa ragione in quasi ogni scontro, ma questa è un'altra storia).

Tony, dopo essere stato nuovamente insultato da Thor, venne attaccato da Hank Pym al funerale di Janet Van Dyne per le sue azioni durante Civil War - il Pym che lo aveva aiutato durante la Guerra Civile era in realtà uno Skrull - e messo nel mirino di Norman Osborn, che lo rese un fuggitivo.



Ormai divenuto l'Uomo più ricercato del Mondo, Iron Man intraprese un viaggio per azzerare il suo stesso cervello, conscio che le informazioni nella sua testa avrebbero permesso a Norman Osborn di fare cose terribili.
Raggiunto il suo obbiettivo e ormai quasi incapace di formulare una frase in senso compiuto, Tony arrivò nel luogo in cui aveva nascosto la primissima armatura di Iron Man e usò gli ultimi residui della sua mente per attirare Iron Patriot in una trappola: sapendo che Osborn lo avrebbe pestato a morte non appena lo avesse trovato in quello stato Tony fece in modo che il loro scontro fosse ripreso dalle televisioni di tutto il mondo, e nel farsi malmenare da Osborn riuscì a farlo apparire agli occhi dell'opinione pubblica come uno spietato assassino.

Ridotto stato vegetativo, Stark riuscì a trovare aiuto presso il medico nominato in precedenza nel suo testamento: il Dottor Donald Blake, il medico zoppo con cui Thor condivideva il corpo.


L'Assedio di Asgard e la riunione con Capitan America e Thor


"Vuoi dire qualcosa prima che Capitan America ti stacchi la testa, Norman?"

Siege, arrivato in Italia come Assedio, non fu solo il termine della personalissima redemption di Tony Stark e la fine degli regno di Osborn, ma anche la chiusura di un ciclo andato avanti a suon di Crossover e maxi saghe che la Marvel Comics aveva portato avanti nei precedenti 6-7 anni, iniziato ancora prima di Civil War.
Quando Norman Osborn ormai sull'orlo della follia cercò di conquistare Asgard con la forza, tutti i Vendicatori rimasti guidati dal redivivo Capitan America, da Nick Fury e da Thor, unirono le forze per contrastare lui, i Dark Avengers, vari supercriminali di New York e il folle Sentry.
Tony Stark, recuperate le sue facoltà mentali, mise fuori uso l'armatura di Iron Patriot che Osborn gli aveva rubato decretando la sua sconfitta.

E tutto tornò come prima: Tony Stark e Steve Rogers tornarono amici, Thor e Iron Man erano di nuovo insieme nei Vendicatori, l'Atto di Registrazione dei Superumani venne abolito e criminali governativi di Osborn furono imprigionati.
Perché i fumetti Marvel sono così: un luogo dove tutto cambia per poi tornare uguale, dove si stravolge ogni cosa solo per ritrovarsi dopo qualche anno punto a capo.


Questa non è solo la storia di come Iron Man diventò, per un breve periodo, uno dei personaggi più odiati della Marvel, ma soprattutto la storia di come il talento di Robert Downey Jr sia riuscito a rendere il meno carismatico della cosiddetta Triade dei Vendicatori (Cap-Thor-Iron Man) la personalità di cartello di quella che è una delle operazioni di maggior successo della storia del cinema.
E credo che l'impresa di Robert Downey Jr non sia solo straordinaria, ma unica nel suo genere, più grande di quella di Hugh Jackman come Wolverine, più iconica di quella di Christopher Reeve come Superman, più importante di quelle di qualsiasi attore fra i tanti che hanno interpretato Batman e Spider-Man.
Si dice spesso che Christopher Reeve sia diventato Superman, che Michael Keaton continui a essere Batman, che Tobey Maguire sarà sempre l'unico Uomo Ragno, ma Downey Jr è riuscito a fare il contrario: ha portato Iron Man a diventare lui, e allo stesso tempo lo ha reso un'autentica icona dei nostri tempi.
E nonostante dopo l'ottimo primo film di Jon Favreau il personaggio abbia avuto due sequel piuttosto mediocri, quando la gente tra decenni ricorderà i film prodotti in questi anni dai Marvel Studios, tra i primi nomi che torneranno loro in mente in cima ci sarà quasi sempre quello di Robert Downey Jr.


-Gilgamesh


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