lunedì 12 settembre 2016

TOP 5 - Frasi indimenticabili tratte dai fumetti Marvel

Due parole prima di cominciare: 

Sapete, ho notato che il format "5 cose Marvel che magari non conoscevi" di alcuni miei articoli vi è piaciuto parecchio. E per "piaciuto parecchio", intendo dire che ha portato un sacco di Views, cosa che è piaciuta parecchio a me.
Sono proprio un infame, vero?
Mi hanno davvero soddisfatto i commenti positivi ai vari: 5 Civil War Facts del fumetto che non vedremo nel filmCapitan America e 5 casi di Retcon che hanno rovinato la Marvel e I 5 peggiori Crossover Marvel degli ultimi anni.
E così, ho deciso di scriverne un altro.

Tanto, essendo a metà settembre, non ho nulla da fare. 
A parte cominciare la tesina, preparare due esami, finire di scrivere il seguito di un libro e correggere un mucchio di comunicati stampa.
Per fortuna a darmi una mano c'è la Red Bull, anche se probabilmente sarà anche la causa di una mia futura neoplasia.
Nota di colore: visto che sono arrivato a 10 articoli, ho deciso di attivare l'opzione di blogspot chiamata LETTORI FISSI, quindi se volete iscrivervi al mio Blog e ricevere una mail di notifica ad ogni articolo pubblicato (a mo' di canale di YouTube), cliccate sul tasto "segui" che vedete qui di fianco a destra. Senza rimpianti.

-Gilgamesh

P.S.: Ho aperto un canale di Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCFXkii0jdcwfyy2TxKfdI-w) iscrivetevi e continuate a seguirmi anche lì.





Fin troppo spesso la gente sottovaluta il potere di una frase.
Molti dimenticato che tutto, - e quando dico tutto, intendo TUTTO - sia partito proprio da questo.
Le nostre credenza più profonde, le idee, i principi a cui ci aspiriamo... tutto questo deriva da una frase o un discorso che ci ha colpito talmente tanto da entrarci sotto la pelle, e non uscire mai più.

Beh, ho letto frasi, in tanti fumetti che hanno scatenato in me sensazioni inaspettate.
Cose che la gente non nemmeno immagina si possano trovare prendendo in mano un albo a fumetti.
Insomma, per molti (in generale quelli che non hanno mai provato a leggerli) è tutta un infinita lotta tra il buono e il cattivo, tra chi ha il potere migliore e il costume più sgargiante, ma non immagino che nascosti in ogni storia si possono trovare concetti e ragionamenti in grado di lasciare qualcosa anche nella vita reale.
Ci sono frasi che sembrano dire chi siamo, frasi che ci fanno capire come vorremmo essere, cos'è giusto e cosa sbagliato, e frasi che sembrano riflettere la nostra visione del mondo.
E poi, beh, ci sono quelle in grado di commuoverci, di emozionarci o anche solo di farci venir voglia di leggerle e rileggerle, per non dimenticarcele mai più.

Insomma, è fantastico, nel 90% dei casi uno apre un fumetto di supereroi per leggere uno scontro fra uomini colorati e si ritrova un bagaglio di emozioni e pensieri incredibili.


1)Capitan America: "No, spostati tu."




Amo questa frase.
Non solo per quanto riesce a essere vera e potente, ma anche perché rappresenta a pieno il personaggio di Capitan America, in tutto il suo carisma.
Non a caso il punto di riferimento di tutti gli eroi e dei Vendicatori è sempre stato Cap, non a caso ai tempi delle Guerre Segrete fu lui che guidò in combattimento Vendicatori, Fantastici 4 e X-Men.
La cosa buffa di questa frase è che nemmeno fu pronunciata all'interno della sua testata.
Avvenne durante Civil War, proprio nel momento in cui l'Uomo Ragno dovette fare i conti con i suoi dubbi, una volta abbandonato Stark e rinnegato l'Atto di Registrazione, Cap venne in suo aiuto, raccontandogli del giorno in cui capì cosa fosse per lui l'amore patriottico.

"Ricordo la prima volta in cui capii cosa significasse essere un americano, cosa significasse essere un patriota.
Ero solo un ragazzino, stavo leggendo Mark Twain. Lessi un passaggio che mi colpì profondamente, un passaggio così potente così vero che cambiò la mia vita. Lo memorizzai per potermelo ripetere nel corso degli anni.

Diceva “In una repubblica chi è la nazione? Forse il governo al potere? Beh, il governo è solo un servitore temporaneo; non può determinare cosa sia giusto e cosa sbagliato e decidere chi sia un patriota e chi no. La sua funzione è obbedire agli ordini, non impartirli.
Chi è allora la nazione? La stampa? No, è solamente parte della nazione. Non detiene il comando. In una monarchia la nazione è il re. In una repubblica, la nazione è la voce collettiva della gente. Ognuno di voi prendendosi la propria responsabilità, deve parlare per se stesso. È una responsabilità solenne e pesante, a cui non possono farci rinunciare le pressioni dei predicatori della stampa, del governo o degli slogan politici. Ognuno deve decidere da solo cosa sia giusto o sbagliato. Quale soluzione sia patriottica e quale no.
Se ci si sottrae a questo, non possiamo definirci uomini. Andare contro le tue convinzioni significa tradire te stesso e il tuo paese, lasciarsi etichettare dagli altri. Se tu unico in tutta la nazione sceglierai una strada, giusta secondo la tua idea di giustizia, avrai fatto il tuo dovere nei confronti del tuo paese. Tieni alta la testa, non hai nulla di cui vergognarti. Non importa cosa dice la stampa. Non importa cosa dicono i politici e la massa. Non importa se l'intero paese decide che qualcosa di sbagliato è giusto.

Questa nazione è stata costruita su un principio supremo: lottare per quello in cui crediamo, quali siano le difficoltà e le conseguenze. 
Quando il mondo ti dice di spostarti, il tuo compito è quello di piantarti come un albero accanto al fiume della verità e dire al mondo: NO, SPOSTATI TU." 


2)Goblin: "Siamo così simili, tu e io."

Una delle poche cose degne di nota degli anni 90 targati Marvel è assolutamente la rinata rivalità fra
l'Uomo Ragno e Goblin. 
Non un Goblin qualsiasi, ma Norman Osborn, tornato in vita dopo più di 20 anni di storie, per dare inizio a una serie di sconvolgimenti che segneranno per sempre la vita di Peter Parker.
In assoluto una delle mie "faide" Marvel preferite, in cui Goblin prima inscena la morte di Zia May, fa credere a Peter Parker di essere un clone e non l'originale, per poi uccidere lo stesso clone di Peter Parker, e infine decidere di trasformare l'Uomo Ragno nel suo erede, dopo averlo sconfitto.

Questa frase ha inciso enormemente sul mio modo di scrivere e caratterizzare i personaggi.
Perché limitarsi a scrivere di buoni e cattivi, perché classificarli sotto questi due aspetti? Chi dice che uno sia il bene e l'altro sia il male, quando la verità è che vogliono tutti e due la stessa cosa?
A volte sono solo due diversi punti di vista, in cui entrambi hanno ragione o torto allo stesso tempo.


"Siamo così simili, tu e io. Siamo l'assassino e lo sbirro... abbiamo lo stesso profilo psicologico... ci manca solo un passo per diventare esattamente la stessa persona che odiamo di più. Oh, tu pensi di essere mitico... invece entrambi siamo solo due personalità psicotiche che si vestono in ridicoli costumi, mettendo in scena le loro fantasie di potere.

La differenza fra noi è che io sono sempre stato disposto ad ammetterlo.

Ma ora ti ho costretto a guardare il tuo riflesso, e non ti è affatto piaciuto quel che hai visto nell'ombra. Prima o poi è inevitabile che uno dei due uccida l'altro. Quel giorno arriverà, Parker... molto prima di quanto tu creda. E quando giungerà, dovrai scegliere.
Sai davvero in quale direzione andrai?"


3)Tony Stark: "Non ne valeva la pena."

Per chi mi conosce, sa che sono un membro puro e convinto del Team Cap.
Tuttavia, nonostante sia stato contento della sua vittoria nella "Civil War" cinematografica, avrei tanto voluto che la pellicola si concludesse con questa scena.
Credo che la morte di Capitan America, avvenuta nel 2007, sia stata l'ultima morte che la Casa delle Idee sia stata in grado di farci sentire sulla nostra pelle, di emozionarci davvero.

Al termine del Crossover Civil War, per chi non lo sapesse, Cap muore a causa di un attentato ordito proprio dal suo grande nemico, il Teschio Rosso, con la complicità - involontaria - della donna che amava, Sharon Carter.
E Tony Stark, una volta di fronte al corpo senza vita del suo avversario, ma suo migliore amico da sempre, si lascia andare ad uno dei monologhi più profondi e strazianti che si siano mai letti su un albo Marvel.

"Ho fatto quel che hai fatto tu. Mi sono impegnato. Perché se la cosa non fosse stata gestita con grande impegno, sarebbero morti in migliaia. Persone innocenti. Sapevo quel che dovevo fare. La buona notizia è che durante tutto questo… non ho bevuto un sorso! E se non ho bevuto allora, probabilmente non berrò più… e poi c’è che… facendo quel che dovevo fare per vincere in fretta… sapevo che avrebbe significato che noi due non ci saremmo più parlati. Non saremmo più stati amici né colleghi.                                                                                                                                                                                        Mi sono detto che era giusto così perché sapevo di avere ragione e sapevo che… questo avrebbe
salvato delle vite. lo era! Era la cosa giusta da fare.

E… E… Ed ero disposto ad allearmi con persone che disprezziamo pur di farla. E sapevo che il mondo tifa per i deboli e che io sarei stato cattivo. Lo sapevo e ho detto che mi stava bene.
E… E anche se ho detto… anche se ho detto che ero disposto ad arrivare fino in fondo… non lo ero.
E so questo perché è successo il peggio. Quello con cui non posso convivere… è successo. 
E con tutti i nostri contrasti… con tutto quello che ci siamo detti e fatti… con tutte le domande difficili che ho dovuto rivolgere e le menzogne orribili che ho dovuto raccontare… c’è una sola cosa che non potrò mai dire a nessuno. Né ai miei amici, ai miei collaboratori o al presidente… Una sola cosa!!
La sola cosa che avrei dovuto dire a te.
Ma che ora non posso dirti…

Non ne valeva la pena."



4)La fine dell'Uomo Ragno

Le storie di Lee, Ditko e Romita erano semplicemente incredibili.
In 22 pagine riuscivano a descrivere alla perfezione un intero mondo. Non solo le vicende di un eroe, del suo alter ego e delle sue nemesi, ma di un vasto nucleo di comprimari uno più accattivante dell'altro e - forse - di un'intera città.

I problemi con Zia May, il Bugle, i bulli della scuola, le belle ragazze, i nemici, gli alleati occasionali: tutto ciò che scrissero nei primi 10 anni di storie dell'Uomo Ragno era perfetto e caratterizzato al meglio.
Coinvolgente come pochi, ogni albo era un capitolo della vita e della crescita di Peter Parker. Non solo uno scontro fra l'Eroe e il Villian della situazione, ma un passo avanti (e anche indietro) nel percorso di vita di un personaggio che forse la gente ha amato più per il suo alter ego normale che per la sua controparte supereroistica.

Questo dialogo viene dalla mia storia preferita: quella in cui Peter Parker si rende conto che non ne vale più la pena di essere l'Uomo Ragno, che esserlo ha rovinato la sua vita, la sua carriera, i suoi rapporti con le persone, e che la gente non ha bisogno di lui.


"Essere l'Uomo Ragno non mi ha procurato nient'altro che infelicità. Per soddisfare il mio desiderio di avventura... ho messo a repentaglio tutto ciò che conta veramente: Zia May, gli amici, le ragazze della mia mia vita...
E... per cosa?

Posso essere sicuro che il mio unico motivo fosse la sconfitta del crimine? O era l'inebriante brivido della battaglia... lo squisito gusto del trionfo... la paranoica sete di potere che non potrà mai essere estinta?
Più di penso e più sento che Jameson aveva ragione!
In tal caso... per il bene della mia salute mentale... rimane solo una cosa da fare...

Quando sono diventato l'Uomo Ragno era solo un ragazzino giovane e inesperto... ma gli anni passano e cambiano il mondo che ci circonda.
E ogni ragazzo prima o poi... deve riporre i suoi giocattoli e diventare un uomo"


5)Silver Surfer: "Siete una razza di folli."




Wow.
Seriamente, cosa non è stato Silver Surfer: Requiem?
Senza dubbio uno dei migliori fumetti Marvel usciti negli anni 2000 e forse il miglior fumetto Supereroistico targato J. M. Straczynzki.

In una storia ipotetica, Silver Surfer scopre che le sue forze stanno venendo meno, e che gli resta pochissimo tempo da vivere.
Ma il Surfista d'Argento non è minimamente risentito dalla notizia, e decide di trascorre i suoi ultimi giorni come se fossero i più preziosi.
Durante un incontro con l'Uomo Ragno, si abbandona a un indimenticabile monologo sulla sua visione della razza umana. E credetemi, sono certo che chiunque abbia letto queste parole non le dimenticherà mai.


"Siete un’unica razza, con gli stessi obiettivi, gli stessi sogni, le stesse paure. Mangiate lo stesso cibo, dormite tutti nello stesso modo. 

Quindi dovete trovare un modo per differenziarvi… per giustificare il fatto di uccidervi gli uni con gli altri. 
Confini, nazioni, quartieri, religioni, nomi, moda. Uccidereste per un paio di scarpe. 

I vostri leader vi sfruttano per la loro sete di potere, e voi siete felici di permetterglielo, in modo che possano uccidere quelli che avete deciso che non sono come voi. Siete una razza di folli." 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

E niente, anche questo articolo è finito.
Credo che non riuscirò MAI a scriverne uno breve. Ma proprio mai.
Ok, forse non sono le "migliori frasi mai scritte su un fumetto Marvel", ma sono solo quelle che hanno colpito maggiormente me. Anche perché alcune sono fra le prime che ho letto.


Vi lascio con i soliti inviti: cliccate Mi Piace alla Pagina Facebook, diventate Lettori Fissi dell'Isola di Asgralot in modo da rimanere sempre aggiornati con le pubblicazioni, e magari date anche un'occhiata al mio libro, I Segreti di Asgralot - L'isola degli Evoluti, disponibile in tutte le librerie e su Amazon.
Fate anche un salto dai miei amici di Marvel Humour, e date un'occhiata ai loro articoli pubblicati su Il Bifrost.

Alla prossima, abitanti di Asgralot!



-Gilgamesh

martedì 16 agosto 2016

Suicide Squad - Tanto rumore per nulla

A volte vorrei che Internet chiudesse.
Non per sempre, solo durante le settimane precedenti all'uscita di film come Suicide Squad.
Di solito basta aspettare qualche giorno per assistere alle ormai solite "battaglie" su Facebook fra coloro ai quali è piaciuto e quelli che invece l'hanno odiato, qua ne è bastato uno.
Perché sì, già il giorno dopo la prima messa in onda mondiale (in BANGLADESH) tutti sapevano già che sarebbe stato un capolavoro. O uno schifo.





Alla fine, Suicide Squad risulta comunque un film che dimostra di non aver meritato affatto le critiche subite, senza però rispettare totalmente le attese.
Sicuramente è un netto passo avanti, dopo il brutto scivolone (sia di incassi, che di critiche) di Batman V Superman, per la Warner e per il futuro del DC Extended Universe, che finalmente comincia ad assumere una forma più coerente e meno confusa di quella che ci hanno mostrato nella pellicola uscita a gennaio.

David Ayer è riuscito in quella che ormai sembrava un'impresa quasi impossibile nel nuovo millennio: produrre un film targato DC decente, che non avesse sopra il nome di Christopher Nolan.
Che la Warner abbia collezionato solo buchi nell'acqua da Green Lantern a Batman V Superman non è certo un mistero.


La trama: in poche parole 

La trama iniziale ricalca in maniera più o meno fedele la nascita della Squadra Suicida: l'agente governativo Amanda Waller (che a molti non lettori avrà ricordato tantissimo Cecile Kyenge) , con l'aiuto del colonnello Rick Flag, decide di formare una squadra di criminali meta-umani per combattere forze del calibro di Superman.
Ok, dimentichiamo per un attimo che nessuno di loro possa competere neanche lontanamente con l'Uomo d'Acciaio e parliamo di loro.


      
Amanda Waller, in tutta la sua autorità


Il background del protagonista e la sua caratterizzazione è di per sé impeccabile: Deadshot, interpretato di Will Smith, è sicuramente il personaggio più riuscito del film.
Con questa performance, Smith e Ayer hanno donato al personaggio del cecchino uno spessore e una profondità mai vista nei fumetti.
E io amo alla follia questa cosa, quando un film riesce a dare un tocco in più al personaggio originale, o addirittura a reinventarlo come ha fatto Downey Jr. col suo Iron Man, può solo essere un fattore positivo.

Dopo di lui vengono El Diablo (rivelazione del film, a mio parere) e Harley Quinn.
Anche se c'è una cosa, alla fine, che SPUTTANA completamente tutta la costruzione di Harley fatta durante lo svolgimento della trama.
E qui siamo a metà della squadra: il problema essenziale è il resto della Crew, dal momento che sono caratterizzati col contagocce.
Katana e Killer Croc sono stati presentati con due frasi e non hanno detto quasi nulla per il resto del film, senza lasciare trasparire un minimo di personalità e senza far intendere i motivi dei loro comportamenti.
Entrambi parlano pochissimo (quelle di Croc sono tutte battute spiritose), senza nemmeno lasciar capire perché a un certo punto si sentano così solidali con il resto della squadra.

Quella della morte di Slipknot è forse la scena (presa da un cinecomics) più stupida dell'anno, forse seconda solo alla morte della moglie e della figlia di Magneto.
Anche agli occhi di un bambino era chiaro che avrebbe fatto una brutta fine lui e non Capitan Boomerang. Presentato con una frase, e morto dopo due scene. Perché inserirlo nel film?

I comportamenti e i legami che si instaurano fra Harley, Deadshot e Diablo (soprattutto i primi due), sono palesi e vengono percepiti dal pubblico, mentre lo "spirito di fratellanza" inscenato dagli altri membri della Suicide Squad non è per niente giustificato (ne il motivo per il quale Katana si senta quasi in famiglia in un gruppo di criminali).
Capitan Boomerang ha nettamente più spazio e caratterizzazione di KC e Katana, tuttavia i motivi per il quale decida di rischiare la vita per qualcuno che lo ha schiavizzato non vengono nemmeno menzionati.


"INCANTATRICE"

Però il film, tra un'inquadratura del culo di Harley e una colonna sonora scelta da un DJ fatto di LSD (quindi perfettamente coerente al tema centrale), scorre velocemente e non annoia di certo.
Il problema essenziale di questa storia è, oltre alla caratterizzazione dei personaggi, il VILLAIN.
Completamente senza senso e completamente inesistente.

La reazione dell'Incantatrice quando uno le chiede a cosa serve effettivamente nel film.

Vi spiego il perché.
Senza senso perché per il modo in cui è nato praticamente dice che Amanda Waller ha creato questa Squadra Suicida per porre fine a una minaccia CREATA dalla stessa Squadra Suicida.
Una archeologa, posseduta da una strega sfuggita al controllo della Waller, vuole... distruggere il mondo? Farla pagare agli esseri umani? Boh.
Fino a ieri pensavo che il premio di "Peggiore e più casuale Villain del 2016", andasse a mani basse ad Apocalisse, ma direi che ora abbiamo un nuovo vincitore.

L'Incantatrice e il suo alter-ego, la Dottoressa June Moore sembrano avere mille sfaccettature diverse, ma neanche una riuscita bene.
La prima vuole distruggere la Terra, la seconda è la fidanzata di Rick Flag. Fine, non c'è nient'altro da sapere.
Per tutta la durata del film l'Incantatrice si limita a creare un esercito di umanoidi, per poi servirsi della mente della Kyeng... cioè, Waller, per distruggere basi governative e altre strutture militari nel mondo ("ERA IL NOSTRO SATELLITE MIGLIORE!").
L'Incantatrice è dotata di poteri straordinari... però riesce a farsi comunque tenere testa da un gruppo formato da una manciata di cecchini, una spadaccina e un coccodrillo.
Ciò che ho apprezzato meno della battaglia è stato il finale, davvero è bastato che Harley fingesse di inchinarsi per poi trafiggerla con una spada trovata per terra?

Detto questo, il film, nonostante alcune pecche, riesce comunque a funzionare e a mantenersi coerente.
Sì, il villain è piuttosto banale e semplicistico, e non tutti i personaggi godono di uno spazio sufficiente, riescono comunque a far breccia nelle menti degli spettatori.
Perché è questo che doveva fare il film: far funzionare questo gruppo di cattivi e dar loro un immagine forte e compatta davanti al pubblico.
A parte i repentini cambi di personalità di Katana, Killer Croc e Boomerang, non ho visto tante forzature nel film.


JOKER


Cosa? Non vi ricordate di questa scena? Ah già, l'hanno tagliata.


"JARED LETO E' IL PEGGIOR JOKER DI SEMPRE!"
Vero. Ma falso.
Jared Leto non è il peggior Joker della storia... ma è comunque inferiore a tutti gli altri.
Il problema principale sta nel fatto che quelli con cui deve confrontarsi sono, obbiettivamente, dei giganti con il quale già in partenza difficilmente avrebbe potuto competere.

Questo Joker da una sensazione simile a quella del Batman di Ben Affleck.
Mi è piaciuto molto, soprattutto l'attore, il problema è che facevo fatica a considerarlo veramente Joker. Questa per via del suo rapporto con Harley Quinn.

Posso provare per un attimo a togliere le fette di salame che molti (molte) hanno sugli occhi?
Joker NON AMA Harley. Non l'ha mai amata, perché Joker non prova sentimenti.
L'ha sempre usata per i suoi scopi, torturandola e malmenandola più volte.
Lo stesso Joker ha ammesso che di Harley Quinn ne ha create tante e che per lui è solo un mezzo per raggiungere i suoi obbiettivi.
Persino Harley, in alcuni momenti di "lucidità" ha ammesso di volerlo uccidere e che le ha rovinato la vita.
Lo dico in modo così schietto e aggressivo, perché mi ha fatto davvero arrabbiare il modo in cui questa coppia è stata dipinta sui Social, dalle ormai moltitudini di FanGirl che asseriscono di conoscere i personaggi quando non hanno mai aperto un fumetto.
Il vedere un personaggio come Joker, un autentico volto del terrore , idolatrato da migliaia di ragazzine come l'ennesimo Edward Cullen, Christian Grey o Tate Donovan di American Horror Story, mi fa venire il vomito.
Per questo una parte di me odia il Joker di questo film: perché l'hanno reso commerciale e mainstream per i giovani d'oggi, perdendo di vista l'essenza stessa del personaggio originale.
Sentire Joker dire ad Harley "Tesoro, io farei tutto per te" è stato come prendere un calcio nei coglioni da uno con i pattini da Hockey.

Harley, per quanto sia piaciuta a molti, io non l'ho proprio sopportata.
Più che una pazza, sembrava una ragazzina fastidiosa.
E la visione finale, indotta dall'Incantatrice, SPUTTANA completamente un personaggio costruito durante tutto il film.
Se è pazza e ama il Joker... perché sogna una vita normale e soprattutto una versione di lui normale? Quella visione non aveva alcun senso.

E' così romantico.

(Apro una piccola partentesi)
Sto iniziando a chiedermi se molta gente abbia iniziato ad andare a vedere i Cinecomics solo per lamentarsi di stupide credenze già smentite in partenza.
Esempio: Civil War. Tutti sapevamo che non sarebbe stata la gigantesca guerra vista nei fumetti. Eppure tantissimi sono andati al cinema per poi criticare il film sulla base di questo unico frangente.
Molti infatti si sono lamentati perché Joker non ha avuto un ruolo fondamentale nella trama, nonostante fosse SPECIFICATO DA MESI, che Joker non avrebbe fatto parte della Suicide Squad, ne sarebbe stato il Villain del film.

Lo so anch'io che la Warner ha un po' esagerato, facendo troppa pubblicità incentrata su di lui, manco fosse fra i protagonisti, ma andare a vedere il film solo per quello vuol dire essere dei boccaloni).
Il personaggio l'ho trovato abbastanza presente, di certo non era fondamentale, ma non si è visto in "due scene" o "10 minuti" come ho sentito dire da molti.


MEGLIO DI BATMAN V SUPERMAN? 

Indubbiamente.
Penso che abbiano fatto un lavoro nettamente migliore, sia a livello di trama, che in fatto di gestione di personaggi.
Sicuramente è inferiore ad altri cinecomics dalla struttura e dai personaggi simili, come Deadpool e i Guardiani della Galassia, ma si mantiene comunque su un livello dignitoso.
Anche i cameo sono stati gestiti molto meglio, secondo me, non erano ingombranti e quasi causali come nel film sopra citato. La scena dopo i titoli di coda a preannunciare Justice League, è stata davvero un colpo di genio.
Sono molto contento che Ayer abbia deciso di adottare il cosiddetto "Stile Marvel" per ideare questa pellicola, distanziandosi non poco dallo stile qualunquista usato da Snyder nei due precedenti film, che sembrava solo dire "Non sono difetti, sono cose non riuscite a capire, perché io sono un genio come Nolan".
Perché alla fine Suicide Squad va preso per quello che è: un film cazzaro e ignorante, dal quale non ci può (e non si deve) aspettare granché.

So che molti di voi, a ogni critica che ho mosso avrebbero voluto scrivermi: "Eh, ma nella versione estesa spiegheranno questa cosa, non puoi giudicarla".
Ok, detto con calma: IO NON HO VISTO LA FOTTUTA VERSIONE ESTESA, sto giudicando quello che mi è passato davanti al cinema. Perché non posso fare altro.
E' inutile che molti fan(boy) e la Warner decidano di pararsi il culo con queste scuse: la versione che uno giudica e che conta è quella che si vede al cinema.
Per mesi la gente ha distrutto tastiere a furia di difendere la futura versione di Batman V Superman, e alla fine, come ho scritto nella recensione, non è stata nulla di che.
Se ogni casa di produzione facesse così, ci ritroveremmo tutti a pagare per vedere film incompleti, per poi dover rivedere (e acquistare) la versione intera.


Spero che questa di Suicide Squad sia la seconda e l'ultima volta, perché se dovessero fare cose del genere anche con Wonder Woman e con Justice League, farò addirittura a meno di vederli in sala per aspettare la versione completa. Ma non per comprarla, per vederla in streaming.
Perché, cara Warner, a furia di tirare la corda, prima o poi si spezza.

In definitiva, questo film non è nulla di eclatante, ma di certo non merita il linciaggio subito.
Quello che dobbiamo chiederci è:
Suicide Squad ha rispettato le aspettative? In parte.
Suicide Squad ha funzionato? SI'.
Ma soprattutto, ha significato un passo avanti per il DCEU? Assolutamente sì.
In definitiva, direi che possiamo promuoverlo.



Detto questo, vi invito come al solito a cliccare Mi Piace alla Pagina Facebook (che ha ormai superato il muro dei 7000 like, grazie), per rimanere sempre aggiornati con le mie pubblicazioni.
E a dare un occhiata a I Segreti di Asgralot - L'Isola degli Evoluti, disponibile in tutte le librerie e su Amazon.com.
EDIT: ho aggiunto l'opzione "LETTORI FISSI" al Blog, quindi se volete seguirmi, cliccate sul banner in alto a destra.
Fate anche un salto dai miei amici di Marvel Humour e DC Humour.
Alla prossima!


-Gilgamesh

martedì 9 agosto 2016

BATMAN V SUPERMAN ULTIMATE EDITION - Cosa cambia? Poco e niente


A questo punto mi aspetto una Ultimate Version di 6 ore per aggiustare i rimanenti buchi di sceneggiatura del film.




Una piccola premessa: non ho comprato il Blu Ray.
Non solo perché io effettivamente non possiedo un lettore Blu Ray, ma perché non volevo pagare per visionarlo.

Per quale motivo ho speso 10 € per vedere questo film al cinema, quando è stato definito (dagli stessi produttori) come una versione incompleta e priva di parti molto importanti che avrebbero cambiato anche la mia concezione dello stesso film?
Praticamente è come sbattere in faccia alla gente hanno sprecato i loro soldi (e che dovevano pagare per altro).
E io, sinceramente, se ho già speso per vedere un film, vorrei anche (per rispetto) vedere una pellicola completa e senza tagli di parti importanti.

Eh si, so che molti di voi vorrebbero scrivermi (in fronte) "Eh, ma Gilgamesh, non sai che in TUTTI I FILM ci sono scene tagliate destinate a venire inserite nel DVD per poi invogliare la gente ad acquistarli?"
Si, lo so. Ma non si tratta di scene che cambiavano quasi totalmente il senso della storia o che aggiungevano parti importanti. Erano scene aggiuntive, non del tutto inutili, ma di poco conto rispetto al resto.
Cosa praticamente confermata della stessa Warner Bros., che sembrava quasi URLARE "Siete andati al cinema per niente, il vero film è in DVD".
E scusate se la cosa mi ha fatto un po incazzare.


Ma ora lasciamo perdere e parliamo di questa Ultimate Version.
Ho letto di gente che si è pentita di averla comprati, di persone che si sono addirittura scusate con Zack Snyder e di persone che non si sono pentite, ma che obbiettivamente riconoscono che questa versione cambia pochissimo.
Io, personalmente, sto nel mezzo, penso che questa versione abbia migliorato (anche se non di molto) il film originale, dando anche qualche tocco in più ad alcuni personaggi che in precedenza mi erano sembrati anonimi, e a qualche scena che mi aveva fatto storcere il naso.

Quando la vidi mi sentivo un po' come Victorlazlo88 (post a fianco), tuttavia non potevo immaginare che sarebbe riuscita a farmi incazzare ancora di più con questo film.
Vi spiego il perché.


ZAC ZAC, SNYDER 

Penso che il personaggio che sia riuscito più a emergere sia quello di Lex Luthor.
Il suo piano per far scontrare Batman e Superman prende una forma nettamente più logica nella versione estesa.
Il filone parte dall'incidente in Africa, in cui Superman viene ritenuto responsabile della morte di diverse vittime ritrovate carbonizzate (scena mostrata nella versione estesa).
La testimone (comprata da Luthor) che aveva detto di aver visto Superman incenerire quelle persone, in seguito confessa alla Senatrice Finch che il colpevole di tutto è proprio Lex.
Quindi questo da anche un senso maggiore all'esplosione al Campidoglio: la Senatrice sa che Lex vuole metterla contro Superman.

Un'altra parte che è stata tagliata riguarda l'impiegato di Bruce Wayne che ha perso le gambe durante la battaglia fra Superman e Zod, per poi causare l'esplosione al Campidoglio.
C'è una scena in cui Lois si intrufola nel suo appartamento, e nello scoprire che il suo frigorifero è pieno di cibo, deduce che non si è affatto suicidato.
Io, personalmente, già quando vidi il film capii che era  stato usato da Lex per i suoi scopi.
Inoltre, viene mostrato che la sua sedia è stata foderata di piombo, per questo Superman non può vedere la bomba.
E già queste scene possiamo dire che aggiungano qualcosa al film: rendono il personaggi di Lex Luthor un villian, non dico buono, ma decente; molto presente nella vicenda dall'inizio alla fine.

Però tutte queste aggiunte hanno un problema: non fanno altro che rendere la parte iniziale ancora più noiosa e lenta. Già di per se è una parte lunga, e queste scene non la rendono più leggera e fluida, ma più pesante.
E questo aggiustamento, nonostante sia sensato, deve anche fare comunque i conti con i problemi che stanno alla base della sceneggiatura.
E comunque non viene nemmeno accennato il motivo per il quale Lex odi Superman o come faccia a sapere che lui è Clark Kent: la prima è una cosa che sembrano non voler spiegare (e giustificarla con la pazzia di Lex), la seconda invece non si vuole approfondire.

Per il resto hanno mostrato diverse scene d'azione al salvataggio di Martha e al combattimento tra Batman e Superman, che comunque risultano godibili anche se non aggiungono nulla al film.
Non ho capito perché tagliare la scena in cui Lex viene trasferito ad Arkham, dal momento che occupa meno di 20 secondi.


 PER UN MINUTO IN MENO

E ora vi parlo di ciò che mi ha fatto davvero INCAZZARE di questa Ultimate Edition.
Due parti tagliate che occupano, a dir tanto, un minuto.

La prima, circolata ormai mesi fa, mostra come gli agenti delle forze segrete, arrivati ad arrestare
Lex, lo trovano in compagnia di una creatura demoniaca, che non è altri che STEPPENWOLF, generale (e zio) di Darkseid.
Questa scena, oltre a mostrare un personaggio fondamentale per gli sviluppi futuri, lascia anche capire di cosa stesse parlando Lex nei suoi deliri in prigione.

Era importantissima, ed è stata tagliata nonostante la breve durata (solo 45 secondi).
Non siete obbligati a credermi: guardatela su YouTube, la Warner stessa l'ha diffusa tre mesi prima l'uscita della versione estesa.



Un scena (anche se chiamarla così è un eufemismo), riguarda il momento in cui Batman, nella visione indotta da Flash, dopo essere stato catturato da Superman e dalle armate di Darkseid, assiste impotente alla morte dei suoi compagni ribelli per mano del raggio calorifico di Superman.
Non aggiunge molto alla scena, ma è di incredibile impatto visivo vedere un Superman con gli occhi iniettati di sangue che carbonizza delle persone senza alcuna pietà.

Senza tanti giri di parole: bisogna essere idioti per togliere due scene del genere. Cosa avessero in testa alla Warner, proprio non lo capisco.
Entrambe sono di grande impatto e la prima contiene un elemento fondamentale all'interno del film, e sono state rimosse nonostante (messe insieme) non arrivino al minuto.



Batman e Superman, dopo aver scoperto che le loro madri si chiamano nello stesso modo


Eh già.
Anche dopo questa Ultimate Version, la scena di "Martha" continua a non avere senso.
E nonostante molti la vogliano vendere come un "Batman si è reso conto che Superman ha un lato umano e decide di risparmiarlo", il modo in cui l'hanno orchestrata è semplicemente RIDICOLO.
Perché Superman si è messo a chiamare sua madre per nome? Perché Batman (trasformatosi magicamente in Antonio Zequila) è convinto che sua madre si L'UNICA Martha del mondo? Perché mette giù l'arpione non appena Lois dice "è il nome di sua madre"?
Il problema di questa scena non è il fine, è il modo in cui l'hanno messa in atto: il plot twist di Snyder "le loro madri si chiamano nello stesso modo" è assurdo.
Sarebbe stato molto più logico che Superman si mettesse a dire qualcosa come "Così lasci morire mia madre" e poi fosse arrivata Lois, con magari qualche foto di Martha tenuta prigioniera.
QUESTO (opinione mia) sarebbe stato un modo più accettabile per impietosire Batman a sufficienza da lasciargli risparmiare la vita dell'Uomo d'Acciaio.
"TI AMMAZZO!"
"Non mi dire, anche tua madre si chiama Martha?"
"Salve signora, sono amico di suo figlio".

Mi piacerebbe moltissimo in un eventuale Batman v Aquaman, vedere Batman risparmiare la vita di Arthur Curry dopo avergli sentito pronunciare un "Thomas".



UN FILM SBAGLIATO

Ora, vorrei provare a farmi capire perché (secondo la mia opinione) Batman v Superman è uno dei Cinecomics più SBAGLIATI che abbiano mai prodotto.
Perché è un film che fa un sacco di riferimenti che solo chi ha letto i fumetti può capire, ma che allo stesso tempo manca di rispetto ai lettori dei fumetti snaturando completamente i personaggi.
I personaggi di cui parlo sono ovviamente Superman, Batman, Lex Luthor e Doomsday.
Superman, trasformato in un Uomo d'Acciaio cupo e tenebroso, che non ha nulla a che vedere con il personaggio originale.
Lex Luthor, un pazzo che più che Luthor sembrava il Joker di Heath Ledger, inguardabile. La scena della prigione, il suo discorso alla biblioteca, i suoi continui comportamenti folli con i senatori... sono semplicemente assurdi da vedere nei confronti di un personaggio che ha sempre trasmesso razionalità e compostezza nei fumetti.
Su Batman... era Batman o il Punitore, quello che abbiamo visto? E' ironico come, anche quando Ben Affleck interpretò Devil nel 2003, fummo davanti a un identico caso di un eroe trasformato improvvisamente in un killer dai metodi degni di Frank Castle.
Nulla di dire contro gli attori, sono stati tutti ottimi, specialmente Ben Affleck e Jesse Eisenberg, tuttavia si sono ritrovati a interpretare personaggi che di simile alle loro controparti fumettistiche avevano solo il nome.
LO SO, so che Batman e Superman hanno attraversato periodi simili (lontanamente), ma lì erano costruiti, erano giustificati, qui invece sono messi a caso.
E' come se io producessi un film in cui l'Uomo Ragno pesta a sangue e tortura i criminali senza motivo, dicendo che "quello è lo Spider-Man incazzato di Back in Black".

Il film risulta inoltre pieno di riferimenti ai fumetti che solo un lettore può capire in fondo, come ad esempio la citazione a Injustice del sogno, i continui riferimenti alla minaccia di Darkseid, la montagna di cameo buttati lì in mezzo al film senza alcun legame con la trama principale, tutte cose che potevano essere usate in modo diverso, o spiegate meglio.

Ma come ho detto, i problemi di questo film non sono risolvibili aggiustando le scene una per volta, stanno alla base della sceneggiatura.
Batman V Superman, alla fine, sia in versione estesa che in versione ridotta, rimane un film abbastanza mediocre.



Probabilmente voi in questo starete prendendo a pugni con forza la vostra scrivania, impazienti di scrivermi nei commenti, qua sotto o sulla Pagina Facebook del sito cose come "FANBOY MARVEL DI MERDA!!11!!".
La cosa più interessante di questo film sono state le reazioni di coloro per i quali questo film era stupendo e DOVEVA essere stupendo per tutti.
Vi giuro, sotto ogni post di Facebook, video di YouTube, articolo, recensione... sotto ogni cosa che criticasse questo film (o che facesse solo ironia) ho visto invettive e insulti indirizzati ai film della Marvel, in particolare a Civil War.


Immaginate un mondo in cui i Fan Marvel vanno d'accordo con i Fan DC


Perché ormai per molta gente (i Fanboy, in pratica) se uno critica un prodotto della DC Comics o della Warner è automaticamente un fan della Marvel.
Non sia a mai che a uno non freghi niente di entrambe, o che sia fan di tutte e due, come il sottoscritto. O che il film faccia davvero schifo come dicono e che quelle siano critiche oggettive.
Io ad esempio, cercando di essere imparziale con entrambe, spesso vengo automaticamente etichettato come fanboy e/o haters.
Penso che tutti i film della Trilogia del Cavaliere Oscuro siano superiori alla quasi totalità dei prodotti Marvel? FANBOY DC!
Penso che Batman V Superman sia stato nettamente inferiore a Civil War e Deadpool? FANBOY MARVEL!

Vorrei che almeno per una settimana, magari quella in cui esce un Cinecomic, molti si dimenticassero quale casa di produzione preferiscono.
Così magari eviteremmo haters che saltano subito addosso alle prime critiche di Suicide Squad, o fanboy DC che etichettano come film per bambini l'intero Doctor Strange perché nel trailer c'è una misera battuta sul Wi-Fi.
E poi, scusate, ma la frase "La DC fa film adulti con temi seri e la Marvel fa film per bambini" andava bene (forse) nel 2012, ora è passata di moda.
Perché questo Batman V Superman ha ben pochi temi seri o argomenti adulti, è ben lontano dai capolavori di Nolan; è un film palesemente commerciale e ricco di fanservice, sulla scia di certi prodotti attuali tipo Transformers, Jurassic World e altri film made in Marvel Studios e vi citerò sotto.

E vi ricordo, NON BASTA mettere personaggi cupi e tenebrosi, con tanto di fotografia scura, per rendere un film bello, o tantomeno "dark e adulto".
Se ragioniamo in questo modo (stupido), anche schifezze come Daredevil e Punisher sono ottimi film.



Ragionandoci, la Marvel ha fatto i suoi errori, producendo film stupidi e/o mediocri come Iron Man 3 o Age of Ultron, o distruggendo completamente tutta la miticità del personaggio di Thor, però ha saputo anche portare al cinema eroi semi-sconosciuti come Scott Lang e soprattutto i Guardiani della Galassia, ottenendo grandissimi successi (che hanno anche fatto molto bene ai personaggi cartacei). La DC invece, ha fatto fatica a portare alla ribalta due come Batman e Superman, forse i due eroi più popolari del mondo e della loro casa editrice.
I Marvel Studios hanno creato un solido universo cinematografico, nonostante alcuni dei suoi personaggi più famosi (X-Men, F4 e Spider-Man) fossero diventati di proprietà di altre case cinematografiche.
Facendo tutto con calma, costruendo i personaggi film dopo film e non buttando una montagna di cameo in un solo film come ha fatto la DC in questo Batman V Superman.
Per questo penso che la Marvel abbia fatto un lavoro nettamente migliori in questi ultimi anni, di una Warner che ormai sta facendo di tutto per saltare su un treno che rischia di perdere.


Penso che forse dovremmo tornare a quei tempi in cui andavamo al cinema per goderceli i film, non per criticarli sulla base di qualcosa che abbiamo sentito da qualcun altro o pensando che stiamo assistendo al prodotto di una casa rivale.




Detto questo, vi ringrazio per aver letto questa recensione e anche il mio pensiero finale (magari lo tratterò in futuro in altro articolo, anche se vorrei evitare di scrivere cose già dette).
Come al solito vi invito a mettere mi piace alla Pagina Facebook L'Isola di Asgralot (che ormai a quasi raggiunto i 7000 Like), e a dare un'occhiata al mio libro, disponibile su Amazon e in tutte le librerie.
E, perché no, ad aiutare a crescere queste pagine molto promettenti: Marvel Humour e DC Humour.


Alla prossima!


-GILGAMESH




lunedì 4 luglio 2016

I 5 peggiori Crossover Marvel degli ultimi 10 anni





P.S.: Ho aperto un canale di Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCFXkii0jdcwfyy2TxKfdI-w) iscrivetevi e continuate a seguirmi anche lì.

L'altro giorno mi è capitato di leggere un commento riferito a Civil War che mi ha particolarmente colpito.
"Voi parlate di Civil War come di uno dei migliori Crossover della Marvel solamente perché tutti quelli usciti dopo hanno fatto cagare".

Non del tutto vero, ma nemmeno del tutto falso.
Se c'è una cosa (negativa), che posso dire della Marvel, è che dal post Civil War hanno senza dubbio esagerato con i grandi eventi e con gli stravolgimenti di continuity, proponendo almeno una volta all'anno un Crossover che, nella maggior parte dei casi, si è rivelato mediocre, sceneggiato in maniera trascurata e talvolta anche in grado di sprecare quella che sembrava una buona idea.
"Il grande evento che cambierà l'Universo Marvel PER SEMPRE!", "Nulla sarà più come prima", "Gli Eroi Marvel si uniranno per quella che potrebbe essere la loro ultima batt..." No, niente di tutto questo.

E' stato proprio il BOOM di vendite che ha fatto Civil War che ha convito la Casa delle Idee a seguire questa linea editoriale. Perché grazie ai Crossover, non ci si assicura solo alte vendite per la serie principale, ma anche per i tie-in che la riguardano.
Il punto è che la serie vende in ogni caso, la qualità non è fondamentale. L'importante è trovare un tema accattivante e coinvolgere più personaggi possibile, creando dei tie-in sulla loro testata (che interrompono quasi la narrazione), in modo da pubblicizzarsi a vicenda.
Questo ha portato alla luce non solo dei pessimi Crossover, ma anche alcune delle peggiori storie mai pubblicate dalla Marvel Comics.



#5 ASSEDIO

Siege, pubblicato a fine 2009, scritto da Brian Michael Bendis e disegnato da Oliver Coipel.



C'è solo una parola per descrivere Assedio: IL NULLA.

Difficile farsi venire in mente un Crossover più banale e vuoto di questo, vista la trama inconsistente, che si potrebbe semplicemente riassumere con una frase.
Norman Osborn invade Asgard (prima parte), Sentry uccide Ares (seconda parte), intervengono i Vendicatori (terza parte), Sentry/Void uccide Loki e viene ucciso da Thor (quarta parte).
L'unica vignetta degna di nota la potete vedere qui sopra, ovvero Sentry che apre in due Ares. Tutto il resto, beh, è da dimenticare.
A parte la scena in cui l'Uomo Ragno stende Osborn con un pugno.
Nessun momento di pathos, pochi avvenimenti emozionanti, rarissimi colpi di scena, caratterizzazione dei personaggi praticamente inesistente. Tutto ciò che un Crossover non deve essere.

Una rissa, una pura e semplice rissa.
Serviva qualcosa che mettesse fine al regno di terrore di Norman Osborn, ed eccola qui.
Un arco narrativo talmente piatto e scialbo che probabilmente Bendis l'avrà pensato a una seduta al cesso.

E questo non è stato solo l'evento che ha messo fine al Dark Reign, come molti pensano, è anche l'evento che ha messo fine a tutti gli scenari creati dopo Vendicatori Divisi, Civil War e la Morte di Capitan America.
I Vendicatori originali di nuovo uniti, Tony Stark e Steve Rogers tornati amici, l'Atto di Registrazione dei Superumani abolito... insomma, tutto era tornato (più o meno), come prima.
Ma si sa, alla Marvel talvolta cambiano tutto per poi finire col non cambiare niente, passando attraverso storie ottime (vedi per esempio Superior Spider-Man), talvolta passando per cicli pessimi come questo.
E se qualcuno sa cosa doveva rappresentare quella vignetta con Reed Richards e Ciclope che dicono "Lo sapevo" vedendo Osborn impazzire, me lo spieghi.

E dire che c'era gente che si lamentava di Secret Invasion.
Quanto odio Brian Michael Bendis.


#4 AVENGERS VS X-MEN

AvX, pubblicato nel 2012.




Quante aspettative distrutte.

Se penso a cosa avrebbero potuto fare autori come Claremont, Byrne o Shooter, con un tema del genere, mi viene da piangere.
Per la prima volta, X-Men e Vendicatori si scontrano, in un arco narrativo che sembrava epico solo a leggerne il nome, ma che si è rivelato solo una fiera di noia e dialoghi banali.
Se Assedio era l'emblema della banalità, AvX è sicuramente l'emblema della delusione.
Il discorso rimane lo stesso: una trama talmente piatta e scialba che si potrebbe descrivere con una frase: I Vendicatori vogliono fermare Hope, ma gli X-Men (colpo di scena!) vogliono tenerla con sé, e scatta un'emozionante (citazione necessaria) battaglia fra le due fazioni, che culmina con la Forza Fenice che si impossessa di 5 X-Men, e così le due fazioni si uniscono per contrastarli.
Dodici episodi che hanno raccontato una storia che poteva essere benissimo racchiusa in 5-6 parti.

Solo una serie infinita di scontri, che più che un Crossover somigliava a un infinito PPV di Wrestling: praticamente una vetrina per Vendicatori, ormai da diversi anni le punte di diamante di casa Marvel.
Perché, a differenza di Civil War, non c'era uno slogan "Da che parte stai?", la storia metteva in luce gli Avengers come i "buoni" della situazione.
Gli X-Men, quindi, si ritrovarono a fare la parte degli STRONZI e degli infami, perché i Vendicatori, freschi freschi del loro incredibile exploit al cinema, dovevano passare come gli eroi che il lettore medio avrebbe tifato.
12 interminabili, noiose, mal narrate parti dove quasi nessun mutante ha mostrato un briciolo di caratterizzazione. No, tutti messi lì a far numero per partecipare alle battaglie e fungere da pedine per Ciclope ed Emma Frost, del tutto privi di personalità.

E lo dico io, che non sono mai stato un fan dei Mutanti della Marvel.
Ho sempre preferito i Vendicatori, e avrei tifato i Vendicatori, ma vedere personaggi di tale spessore ridotti a macchiette di una guerra che traeva le basi dal nulla più totale, ha tolto tutta la magia a uno scontro che poteva essere molto più sentito dai fan.
Di nuovo: se qualcuno di voi mi spiega a cosa cavolo è servito Hulk, mi fa un favore.
Ok, il suo intervento era logico, ma dal discorso che ha fatto Cap sembrava la loro arma segreta, e non ha fatto praticamente nulla.

Crossover che è forse una delle più grandi delusioni che mi abbia mai dato Marvel.
Personalmente lo ricorderò con piacere solo per aver visto la mia amata Cosa dagli occhi blu prendere a sberle Namor in più di un'occasione.


#3 DARK AVENGERS

Dark Avengers 1-16, pubblicato nel 2009, scritto da Brian Michael Bendis e disegnato da Mike Deodato Jr.



"Il mio nome è Norman Osborn e approvo questi Vendicatori"

Un'idea geniale. Ma andiamo per ordine.
Nel 2009 accadde un evento senza precedenti: i villain diventarono la legge e gli eroi si ritrovarono a essere braccati come dei criminali.
Norman Osborn succedette a Tony Stark e divenne capo dello S.H.I.E.L.D. (che poi ribattezzò H.A.M.M.E.R.) e formò una squadra di Vendicatori oscuri formata esclusivamente da criminali e individui mentalmente instabili, muniti di nuovi costumi e nuove identità.
Già in questo articolo vi parlai di come in Civil War diversi supercriminali si ritrovarono dalla parte della legge contro gli eroi anti Registrazione.
Bullseye, il nemico mortale di Devil, divenne Occhio di Falco, Moonstone diventò Miss Marvel e Venom (l'ex Scorpione, non Eddie Brock) fu trasformato in un nuovo Uomo Ragno. Insomma, non furono cambi di identità campati per aria, c'era un legame fra i loro poteri e caratteristiche.
Norman Osborn, quello che un tempo era solo il Goblin che tormentava l'Uomo Ragno, divenne Iron Patriot, una sorta di fusione fra Capitan America e Iron Man.
Daken, il figlio di Wolverine, diventò Wolverine a sua volta, e gli ex-membri del team di Stark, ovvero Ares e Sentry, entrarono nelle file di Osborn.

Insomma, era tutto perfetto. Quella di Bendis fu un'idea ottima, innovativa e assolutamente originale.
Peccato che la messa in pratica fu tutt'altro che accattivante.
"Le Avventure di Norman Osborn e del suo fantastico amico Sentry" sarebbe stato un nome più azzeccato, vista l'utilità e il ruolo degli altri personaggi. La serie non ha aggiunto nulla alla maggior parte dei membri del gruppo, così come loro non hanno aggiunto nulla alla serie.
Le loro saghe erano avvolte da un immensa aura di banalità, dal confronto con Morgana, ai loro conflitti interni, fino alla delirante saga di Molecola.
Tutto ruotava ed è sempre ruotato intorno a Osborn e Sentry: sul loro rapporto, sul loro stato mentale.
Una serie che ha anche DISTRUTTO il personaggio del Guardiano d'Oro, stravolgendo completamente la sua storia e le sue origini, per poi concludere con la sua morte (per niente sentita o emozionante) al termine di Assedio.
Il modus operandi di Bendis, in pratica, spremere ogni fibra di un personaggio per poi ucciderlo.
Unica cosa positiva della serie? Gli ottimi disegni di Mike Deodato.

Pur non essendo un vero e proprio Crossover, si tratta comunque della serie che raccontò le vicende principali del Dark Reign, lo status quo creatosi dopo l'ascesa di Osborn, quindi sento di poterlo considerare tale, vista anche la sua breve durata.

Più che altro perché Dark Avengers, secondo me, rappresenta al meglio Bendis in tutta la sua mediocrità nello scrivere testate Vendicative.
Parte con un'idea ottima e originale, poi si perde in storie piatte, fan service, uccisioni di personaggi inutili, stupidi errori di continuity e dialoghi da mani nei capelli.
Stupide battute da parte di tutti i personaggi, anche se sono seri come Thor, deliri e frasi assurde da parte dei personaggi considerati "pazzi" all'interno della storia (perché sì, dal momento che in teoria sono pazzi, facciamogli digli cose dall'altro mondo) e discorsi esistenziali che dicono tutto senza dire nulla.
Una volta addirittura paragonato a Stan Lee per i suoi dialoghi botta e risposta, Bendis è forse lo scrittore che secondo me ha "rovinato" e reso banale la Marvel come nessuno ha fatto.
Sono quasi arrivato a ODIARE le ottime storie che ha sformato intorno agli anni 2000, come Powers, Alias, il ciclo su Devil, Ultimate Spider-man, perché sono state proprio quelle storie a convincere le Marvel a rendere sacro ogni stronzo cagato da quest'uomo.

E devo ancora spiegare perché odio Brian Michael Bendis?
Un autore che dovrebbe essere rilegato a scrivere miniserie per personaggi singoli, e non Crossover o comunque saghe che stravolgono l'intero Universo Marvel.
Perché lo sa fare in un solo modo. MALE.


#2 FEAR ITSELF - IL POTERE DELLA PAURA

Fear Itself, pubblicato nel 2011, scritto da Matt Fraction e disegnato da Stuart Immonen.



«Hai paura di... »

Avrò sempre paura di ritrovarmi a comprare e leggere roba del genere.
Quando, nel bel mezzo della Heroic Age, diffusero i primi teaser di Fear Itself, molti pensarono di stare per assistere ad un evento molto più violento, maturo e adulto. C'era un certo interesse nei confronti del suo tema centrale, ovvero la "paura stessa".
Purtroppo questo tema non si può nemmeno considerare perso per strada, perché non è stato MAI affrontato dall'autore della storia.

Inoltre, la storia si basa su una delle retcon più stupide che la Marvel abbia mai proposto, ovvero l'entrata in scena di un fantomatico fratello segreto di Odino, il Dio asgardiano della Paura, Cul.
Fear Itself racchiude in sé tutti i peggiori difetti dei Crossover Marvel che escono negli ultimi anni: un tema interessante mandato in fumo sin dall'inizio, la prospettiva di cambiare tutto senza cambiare nulla, inutili e dannose modifiche alla continuity, trama insulsa e una narrazione che si trascina lentamente verso il niente.
L'intera vicenda ruota attorno alla lotta contro il Serpente e contro gli esseri che hanno raccolto i suoi otto martelli, ovvero i Valorosi. Gli unici momenti che si possano definire degni di nota sono la morte di Bucky, Stark che si concede una bevuta e Cap che solleva il martello di Thor.
E devo ancora capire come abbia fatto Thor a sconfiggere da solo Hulk e la Cosa (armati di due dei martelli del Serpente), quando lo stesso Thor per anni abbia avuto difficoltà a battere solamente Hulk nella sua versione base.

Ma il difetto più grande di Fear Iself è senza dubbio l'inutilità. Cos'ha cambiato questo evento? Nulla.
Ha introdotto un Villain che è stato subito detronizzato, potenziato eroi e criminali che sono stati depotenziati all'istante.
Per non parlare dei morti: Thor e Bucky, uccisi rispettivamente dal Serpente/Cul e da Skadi (ovvero Sin, la figlia del Teschio Rosso) sono tornati dopo pochissimo tempo, rendendo i loro anonimi decessi, ancora più anonimi.

Insomma, durante il periodo di uscita di Fear Itself chiunque avrebbe anche potuto prendersi una pausa dai fumetti Marvel, e una volta trovato non avrebbe riscontrato quasi nulla diverso.


MENZIONI D'ONORE (o meglio, DI DISONORE)

-Hulk #1-25 di Jeph Loeb (conosciuta anche come la Saga di Hulk Rosso, poi Fall of the Hulks, poi WWH's). Lo ripeto: mille personaggi, infinite scazzottate, bad writing e mindfuck epocali. Pareva più DragonBall che un fumetto Marvel.
-Age of Ultron di Bendis. Anonimo, inutile, l'ennesimo Crossover che sembra dover cambiare tutto ma finisce con non cambiare nulla. Una mera operazione commerciale per pubblicizzare il film.
Ultron è ormai la carta che si giocano gli autori quando non hanno idee o villain da proporre.
So che per molti avrei dovuto inserirlo (magari anche al primo posto), ma è stato talmente anonimo da meritare solo una menzione.
Personalmente lo ritengo comunque non peggiore di Fear Itself.
-Secret Invasion di Bendis. Realizzato in modo decisamente sottotono, ma obbiettivamente rimane uno dei pochi Crossover che ha avuto un impatto serio sull'Universo Marvel sia prima che dopo l'evento. Buona costruzione, ma mediocre la realizzazione.



#1 ULTIMATUM

Ultimatum, pubblicato nel 2009, scritto da Jeph Loeb e disegnato da David Finch.




E dopo un idiota dovrebbe scrivere testate minori (Bendis), passiamo a un idiota che secondo me andrebbe licenziato. Jeph Loeb.
Come dissi in quest'altro articolo, le storie di Loeb hanno essenzialmente due ingredienti: mille personaggi e grandi scazzottate, condite per lo più da mindfuck narrativi e bad writing (citando come esempio il pessimo lavoro in Ultimates 3).

Tuttavia, Ultimatum non fu solo quello, ma anche la distruzione totale dell'Universo Ultimate Marvel.
Partita molta bene, la nuova etichetta della Marvel Comics, dopo 8 anni di vita stava arrancando parecchio, registrando vendite sottotono e molto basse, soprattutto riguardo Ultimate X-Men e Ultimate Fantastic Four (due serie decisamente mediocri, che in ben pochi numeri hanno ingranato).

La Marvel, Joe Quesada in testa, decise allora di fare la cosa più semplice per ridare linfa al progetto: distruggere tutto con un grande evento, per poi ripartire da capo con nuovissimi scenari.
Ed è quello che accadde: durante Ultimatum l'Universo di Terra-1610 venne completamente stravolto, e quasi tutti i personaggi (dai più importanti ai più inutili, dai villain agli eroi) morirono definitivamente.

Ma se Assedio e AvX si possono in riassumere in un paio di frasi, Ultimatum si lascia descrivere in poche parole. Magneto uccide tutti, i pochi rimasti si alleano e lo sconfiggono.
La narrazione del Crossover è formata da puro e semplice SURREALISMO. 
Eventi che accadono senza una logica o un filone, sottotrame banali e stupide (come quella dei F4 e di Spider-man), badwriting come se piovessero (la morte di Wolverine, per esempio), ma soprattutto una media di almeno tre morti a pagina.

In pratica, leggere Ultimatum è come leggere un What if...? apocalittico, ovvero una montagna di avvenimenti infilati in poche pagine, con tanto di morti che si susseguono una dopo l'altra come una serie di Tic Tac.
Non solo personaggi inutili come Dazzler, Madox, Angelo, Strange ("Tranquillo, un demone si può neutralizzare con incant..." puff, morto), Capitan Bretagna, Nightcrawler, Blob, Wasp, ma anche gente importante che poteva servire in futuro, come Devil, Wolverine, Giant-Man, Psylocke, Bestia, Ciclope e Destino (stritolato dalla Cosa senza nemmeno difendersi).
X-Men decimati, F4 divisi, Ultimates dimezzati, villain importanti uccisi... insomma, un completo sterminio dell'Universo Ultimate che avevamo conosciuto in quegli anni.
I dialoghi originali erano talmente assurdi e fuori luogo che ho provato quasi imbarazzato per il povero Pier Paolo Ronchetti, costretto a tradurre un simile abominio.

Insomma, l'Universo Ultimate Marvel doveva morire per poi provare a rinascere dalle sue ceneri.
Solo che Jeph Loeb a malapena ha lasciato quelle.
Non solo il peggior Crossover della storia della Marvel, ma sicuramente una delle peggiori storie pubblicate negli anni 2000.





Detto questo, lamentarsi se la Marvel, oggi, scrive storie del genere o ogni anno ci propina eventi tanto mediocri, non serve a nulla.
L'unica soluzione, purtroppo, è smettere di leggerli.
Ed è questo quello che ho fatto io, almeno con i principali Crossover (fino a Secret Wars).
Pensavo sarebbe stata una scelta ardua, ma tanti autori Marvel me l'hanno resa molto molto facile.
Bendis mi ha frantumato i coglioni (quando odio Brian Michael Bendis), Loeb mi ha fatto sentire stupido, Fraction mi ha deluso e poi fatto incazzare.
Perché alla fine comprare per poi rigettare quello che si compra (sapendo già che al 90% si tratterà di un buco nell'acqua) è solo stupido. Ovviamente una persona non può sapere se le piacerà quello che sta per leggere, ma concorderete con me sul fatto che è stupido continuare una serie banale oppure ogni anno spendere decine di euro al mese per aggiornarsi su tutto ciò che succede in un Crossover.



Complimenti a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere questa classifica da cima a fondo (e per i commenti positivi al precedente articolo su Capitan America e le retcon più famose).
Un saluto a tutti quelli che sono venuti a trovarmi alla Sagra dei Fumetti di Verona, a dirmi cosa ne pensavano del mio libro e di ciò che scrivo in generale, e per tutti i messaggi privati di apprezzamento che ormai ricevo ogni settimana. Vi ringrazio moltissimo.
Come al solito vi ricordo di seguire su Facebook L'isola di Asgralot, per rimanere aggiornati con tutte le pubblicazioni del blog; e perché no, a dare un'occhiata al mio libro su Amazon.com, disponibile sia in cartaceo che in e-book.
Passate anche a trovare i miei amici di Marvel Humour e DC Humour.
Alla prossima!


-Gilgamesh

giovedì 26 maggio 2016

Capitan America - 5 casi di Retcon che hanno rovinato la Marvel


So cosa state pensando.
No, non mi è venuto in mente un titolo migliore.

P.S.: Ho aperto un canale di Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCFXkii0jdcwfyy2TxKfdI-w) iscrivetevi e continuate a seguirmi anche lì.

IL CASO
In questi due giorni gran parte dei fan Marvel (e non) di tutto il mondo hanno parlato di ciò che è successo nel primo numero della nuova serie di Captain America.
Una simile rabbia non la vedevo dai tempi in cui Dan Slott fece morire Peter Parker e trasferire nel suo corpo il Dottor Octopus, scatenando le ire di fan di tutto il mondo, che arrivarono addirittura a minacciare di morte lo stesso autore. E la cosa si sta ripetendo ora.
Tutti hanno espresso reazioni negative e indignate di fronte al colpo di scena finale (che più che un colpo di scena, è sembrato un cambiamento di carte in tavola).
Solo che qui la situazione è molto diversa da quella di Superior Spider-Man. E forse anche peggiore, perché riscrive l'intera continuity del personaggio e coinvolge tutte le storie del passato.
E ho pensato... perché non parlare di come la Marvel, intervenendo sulla stessa continuity delle proprie storie (che ricordo, durano da oltre 50 anni), ha "rovinato" il lavoro fatto da altri autori?


Prima di tutto, devo avvisarvi che sto per fare SPOILER (se non volete conoscere lo Spoiler, ma siete interessati comunque ai 5 casi che elencherò, saltate queste righe e andate alla prima immagine).
In parole povere, Steve Rogers non è MAI stato un patriota americano, ma un agente filonazista dell'Hydra, ancora prima di diventare Capitan America.
All'interno del numero, Cap uccide la sua spalla Jack Flag, rivelando la sua vera natura e pronunciando l'iconica frase "Hail Hydra".
Molti hanno pensato a un clone, a un LMD, a un Cap venuto da un altro universo, ma uno dei principali editori della Marvel, Tom Breevoort, ha confermato che si tratta del vero Steve Rogers, che è sempre stato un doppiogiochista.
Insomma, una pura RETCON, che riscrive completamente la storia del personaggio, a differenza dello scambio di corpi Parker-Octavius, che avrebbe inciso solamente sulle storie future. 
E' molto diverso, quella di Superior Spider-Man era una specie di evoluzione del personaggio, questa di Cap è una riscrittura completa.

Ma prima di tutto, cos'è una RETCON? E perché rischia di rovinare le storie passate?
Una retcon è semplicemente un cambiamento nel passato, o una semplice aggiunta, che può incidere in maniera sottile o marcata sul background del personaggio.
Vi faccio il più comune esempio di retcon: ELEKTRA.
Nel 1981 quel gran genio di Frank Miller creò il personaggio dell'assassina ninja Elektra Natchios, inserendola nelle origini di Matt Murdock, alias Devil, presentandola come la sua ragazza del liceo, che poi scomparve a causa dell'assassinio di suo padre. 
Tornando indietro nel tempo, ai tempi delle storie di Stan Lee e Bill Everett, Elektra era come se non esistesse e non fosse mai esistita, ma in seguito, è stata inserita nella continuity della vita di Matt Murdock.
Insomma, a quei tempi nemmeno coloro che crearono il personaggio sapevano della sua esistenza, ma per come l'hanno presentata, è come se fosse sempre esistita.

Un altro esempio risiede nella morte di Barbara Morse, alias Mimo.
La donna, uccisa negli anni 90 da Mefisto, ricompare al termine di Secret Invasion, riportata in scena dall'autore Brian Michael Bendis, dicendo che la donna morta anni prima in realtà era uno Skrull che la impersonava.
Anche se ciò ha prodotto un errore di continuity, in quando la stessa Bobbi Morse viene vista una volta all'inferno e in paradiso. Tali errori sono frequenti quando si riscrive la continuity.
Ma è normale: bisogna considerare che i fumetti Marvel, non sono una semplice saga letteraria o un Manga, non sono scritti da un solo autore, ma da molteplici sceneggiatori sotto la guida di editori diversi.
Ma il vero problema è che spesso questi nuovi autori finiscono con il compromettere il lavoro fatto da altri.

E' essenzialmente questo il problema della Retcon attuata con Capitan America: modifica troppo la continuity e da un senso diverso a quasi ogni storia in cui è apparso il personaggio.
Nel senso, ora la gente dovrebbe leggere le storie di Cap, dalle battaglie con gli Invasori, al ritrovamento e inserimento nei Vendicatori, a Civil War, alla Morte del Sogno, pensando che il personaggio che sta seguendo, il realtà fosse un Agente dell'Hydra, quando nemmeno il personaggio stesso e l'autore non lo sapevano?
E' questo il problema: snaturano completamente il Cap delle storie passate.
Come se l'ultimo libro di Harry Potter o le ultime pagine del Signore degli Anelli fossero state scritte da un altro autore, che rivelasse alla fine che Harry in realtà stava solo facendo un sogno o che Frodo in realtà fosse in combutta fin dall'inizio con Sauron. Esempi a caso che mi sono venuti sul momento.

Ora voglio elencarvi 5 casi in cui la Marvel, secondo la mia opinione, ha rovinato le storie di autori passati con delle scelte pessime, dettate da ragioni più o meno stupide.

1) Spider-Man: La Saga del Clone


Il lato positivo è che hanno rettificato tutto. Il lato negativo è che... beh, potevano evitarlo.
In breve, durante le storie del 1975, l'Uomo Ragno si scontrò con lo Sciacallo, alias Miles Warren, il creatore alcuni suoi cloni, che morirono (apparentemente) tutti durante uno scontro fra i due.
Solo che uno di loro sopravvisse, e si fece una vita propria facendosi chiamare Ben Reilly, il nome di Zio Ben e il cognome di Zia May, 

Negli anni 90 ricomparve, e dopo un analisi del sangue si scoprì che in realtà era lui il vero Peter Parker. Ciò significava che dal 1975 al 95 avevamo letto le storie di un clone. E poco dopo Ben, ora chiamato il Ragno Rosso, sostituì Peter (ormai ritiratosi dalla vita da supereroe) come Uomo Ragno ufficiale.
Non serve nemmeno spiegare le ire e le proteste che scaturirono dai fan in quel periodo. 
Tuttavia, questa ciclo decadette poco tempo dopo, nel 1997, con uno dei più grandi ritorni che io ricordi, quello di Norman Osborn, alias Goblin.
Osborn rivelò che in realtà era sempre stato Ben Reilly il clone, e che quella rivelazione era solo una messinscena per far cadere in depressione il vero Uomo Ragno. In una delle storie ragnesche da me preferite in assoluto "La Notte di Goblin".

Dopodiché Ben morì e tutto tornò esattamente come prima. Fortunatamente.


2)Scarlet e Quicksilver: i figli/non figli di Magneto


Una bambinata.

"Ma è vero che Scarlet e Quicksilver sono i figli di Magneto?"
Eh... non più.

Non più perché dopo anni, e anni, e anni, passati a credere che il velocista più antipatico del mondo e la strega mutante che con un "basta" ha decimato la sua stessa razza fossero stati generati da Magneto... la loro parentela sia stata smentita durante il recente Crossover Axis. 
E a dire il vero, anche la loro natura mutante è stata completamente cancellata. I loro poteri, infatti, sono stati attribuiti a degli esperimenti dell'Alto Evoluzionario.
E credetemi, ora faccio fatica a rileggere House of M senza ridere (o piangere, fate voi) perché rende completamente senza senso la storia e il finale.

E tutto questo, perché è stato fatto? Per via della disputa di diritti fra Marvel e Fox sui personaggi.
Infatti, entrambe le case di produzione hanno creato le loro versioni di Quicksilver (mentre solo nel Marvel Cinematic Universe è apparsa Scarlet).
Solo che la Marvel, non possedendo i diritti degli X-Men (e per esteso, dei Mutanti), non poteva presentarli come figli di Magneto o Mutanti, così ha deciso di riscrivere completamente le loro origini per renderle simili a quelle del film.
Quindi ora, in teoria, il Quicksilver originale e fedele ai fumetti sarebbe il cretino che in Avengers: Age of Ultron è riuscito farsi uccidere da un proiettile, e non il simpaticone visto negli ultimi due film degli X-Men.

Solo una persona geniale può farsi venire in mente una cosa del genere, o forse una molto stupida.
A voi la scelta.

3)Gli Ultimates di Jeph Loeb


Ok, questo non riguarda l'Universo Marvel originale creato nel 1961, ma l'Universo Ultimate Marvel, iniziato nel 2000 come alternativa per i nuovi lettori.

Per me rimane comunque un esempio di come la mente scellerata di un autore possa rovinare anni di buon lavoro di un suo collega.
Nel 2002, Mark Millar (Civil War, Old Man Logan, Kick Ass) creò gli Ultimates, la versione Ultimate dei Vendicatori. Un gruppo di eroi in chiave più moderna, più filogovernativi, più egocentrici, più duri e feroci.
Nonostante le differenze marcate con le controparti originali, lo stile rude e volgare di Millar conquistò molti nuovi e vecchi lettori e gli Ultimates furono protagonisti di buone storie... fino a quando la serie non cadde nelle mani di Jeph Loeb.
Metà delle storie di quest'ultimo si possono riassumere con una frase: una serie di scazzottate fra mille personaggi.
Ma non siete obbligati a credermi, provate a mettere le mani sulla saga di Hulk Rosso.

Questa fu la terza serie degli Ultimates. Un'infinita e continua rissa, contornata da errori di continuity e snaturamento dei personaggi, come ad esempio Thor, Giant-Man, Ultron e Scarlet.
Per poi concludere in bellezza con Ultimatum, la serie che ha letteralmente distrutto l'Universo Ultimate, facendo morire quasi metà dei suoi protagonisti più importanti, contornata da errori e mancate spiegazioni sulle morti e ritorni di vari personaggi.

C'è bisogno di spiegare perché Millar odia Loeb?


4)Sentry e Brian Michael Bendis


Ora, non voglio dilungarmi troppo a parlare di Bendis, di tutte le cose che (secondo me) ha rovinato, o di tutte le potenzialità che lui ha sprecato o che ha reso banali.
Voglio parlare di quello che ha fatto con Sentry, da quando ha iniziato a gestirlo nel 2005, e specialmente dal 2008 in poi.


Sentry nacque essenzialmente, in parole povere, come una sorta di Superman mentalmente instabile, terrorizzato dal suo stesso potere, con un alter ego, Void, potente quanto lui e capace di prendere il sopravvento in qualsiasi momento.
Non fu facile scrivere le origini di un personaggio del genere, ma Paul Jenkins fece un lavoro egregio; una volta finito, Sentry fu visto da molti come qualcosa dalle molte potenzialità, solo che, come tutti gli eroi più potenti, era difficilissimo da gestire.
Raramente fu protagonista di eventi memorabili o ebbe un ruolo rilevante negli annuali Crossover della Marvel, ad eccezione di World War Hulk.

Tuttavia, la sua completa distruzione iniziò nel 2008, quando Brian Michael Bendis lo inserì negli Oscuri Vendicatori, il gruppo di supercriminali creato da Norman Osborn all'inizio del Dark Reign.
Sentry, da eroe mentalmente instabile, divenne una specie di marionetta agli ordini di Osborn. 
I suoi poteri vennero completamente stravolti, Void fu completamente stravolto, le sue origini furono completamente stravolte. Le differenze tra Sentry e Void vennero quasi eliminate, e Robert Reinolds divenne su semplice psicopatico senza controllo, che a ogni apparizione mostrava capacità diverse.
Insomma, Bendis riscrisse il personaggio da capo, estrapolandone tutte le potenzialità, spremendolo fino all'osso... per poi ucciderlo alla fine di Assedio, in una delle morti (e finali di Crossover più banali) che io abbia mai visto.

Che poi è anche il modus operandi di Brian Michael Bendis: quando un personaggio diventa inutile e/o troppo difficile da gestire, l'unica soluzione è farlo sparire dalle scene.


5)Spider-Man - One More Day 


Sigh. Sob.
Penso che se la Marvel non faccia qualcosa (che sia giusto o sbagliato) per far incazzare i lettori dell'Uomo Ragno ogni 10-15 anni non sia contenta.

Riassumo tutto con una frase, cercando di risultare più indolore possibile.
L'Uomo Ragno ha annullato il suo matrimonio con Mary Jane per salvare la vita a Zia May, grazie a un patto con Mefisto. E quando dico annullato intendo dire che è stato come se non fosse mai esistito.
E tutto questo perché? Perché secondo la Marvel, specialmente l'editor in-chief Joe Quesada, il personaggio di Spider-Man si era evoluto TROPPO nel corso di quegli ultimi anni.
Non era più il fotografo imbranato del Daily Bugle, circondato da belle ragazze, che viveva ancora con Zia May, ma un uomo adulto, sposato, indipendente, diventato ora un Vendicatore e un insegnante di scienze, con addirittura dei nuovi poteri (ragnatele che uscivano dai polsi come nei film di Raimi e forza potenziata). 
Gran parte dei suoi comprimari più famosi come J. Jonah Jameson, Betty Brant, Harry Osborn, Flash Thompson, i Robertson, Ben Urich, erano quasi completamente spariti dalle sue storie (alcuni ormai da molti anni).
Insomma, serviva qualcosa che resettasse il tutto e riportasse Peter Parker a una situazione simile a quella degli anni 80-90, o addirittura alle origini, rendendolo così un personaggio con il quale i nuovi lettori avrebbero potuto identificarsi meglio.
E come ragione hanno usato un patto col diavolo, al fine di salvare una settantenne che stava morendo.
Inoltre, la Marvel pensò bene di far smascherare Spider-Man durante Civil War, in modo da attirare ancora di più l'attenzione sul personaggio e la serie stessa, aggiungendo un'altra giustificazione a questo ritorno alle origini.

Insomma, ognuno può vederla come vuole: una presa in giro, una mera strategia commerciale, una scelta sbagliata, un insulto al personaggio e alle storie passate.
O più semplicemente, una grandissima puttanata.

Il punto è l'idea di base a essere completamente campata per aria: un eroe che fa un patto col diavolo? Per salvare un'anziana morente? Un matrimonio che non è mai esistito?
One More Day non è necessariamente una pessima storia, è disegnata bene e grazie agli ottimi dialoghi di Straczynski (che spero abbiano pagato in oro, per averlo obbligato a scrivere una storia del genere) risulta interessante, tuttavia poggia su delle basi che impediscono al lettore di prenderla sul serio.
E da allora, ogni qualvolta si prende in mano un fumetto dell'Uomo Ragno uscito dal 1987 (anno del matrimonio con Mary Jane) al 2007, bisogna immaginare i due solo come fidanzati e non come marito e moglie. Anche se ciò, beh, toglie molto senso ad alcune storie uscite nello stesso periodo e in seguito.

O nonostante tutte le cavolate che fa la Marvel ogni anno, che ha fatto in passato, o che farà in futuro, quella di questa saga rimarrà sempre nella mente dei fan come la peggiore e la più stupida di tutte.



In conclusione, attuare una Retcon non è sempre una scelta sbagliata, ma spesso si rivela deleteria in quanto rovina o compromette la credibilità di molte storie passate.
Perché come può un lettore di vecchia data, godersi ora a pieno quelle storie con protagonisti Peter e Mary Jane? O quei piccoli capolavori che furono L'Altro e Back in Black, magnificamente narrate da J. M Straczynski?
Oppure vedere Scarlet e Quicksilver come mutanti nelle vecchie storie o rileggere le origini di Sentry?
Penso che forse (probabilmente) questa cosa di Cap potrebbe rivelarsi una semplice operazione commerciale, un modo per attirare l'attenzione sulla nuova testata e su questo nuovo Universo Marvel.
Intanto ha comunque realizzato il suo obiettivo: far parlare di sé e della serie.
Solo che, secondo me, il vero problema della Marvel fumettistica è che il suo principale scopo sia diventato il far parlare di sè. Senza curarsi del fatto che i lettori ne possano parlare bene o male, l'importante è che ne parlino.


Vi ringrazio per aver letto fino alla fine questa mia ennesima, lunghissima spiegazione.
Come al solito vi invito a diventare fan della pagina Facebook L'Isola di Asgralot, ora chiamata come il Blog (grazie ancora per il raggiungimento dei 4000 like!), a dare un'occhiata al mio libro, ora disponibile su Amazon.com e anche in E-book.
E mi raccomando, continuate a seguire la pagina e il Blog, perché la settimana prossima (se il tempo tolto allo studio me lo permetterà) uscirà una Top 10 dei supereroi più... non voglio anticiparvi niente... dell'Universo Marvel.


- Gilgamesh